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Transcreation del sito di un’affermata agenzia di traduzioni per aiutarla a competere sul mercato internazionale

Chi?

L’agenzia mia cliente, da tempo affermata sul mercato italiano, sapeva benissimo che il sito web era il suo miglior biglietto da visita. Per una società che offre servizi linguistici, infatti, non esiste strumento più efficace per mettere in luce le capacità del proprio team di traduttori. Per questo la versione inglese del sito doveva essere elegante, coinvolgente e di impatto.

L’agenzia voleva che fosse scorrevole, , ma che al contempo non tradisse il senso dell’originale. Se così non fosse stato, la reputazione dell’agenzia ne avrebbe potuto risentire.

Cosa?

Abbiamo deciso di optare per una transcreation anziché per una traduzione: un must per avere un sito che sembrasse creato ex novo da una copywriter inglese. Ho dovuto fare qualche aggiustamento al tono di voce e allo stile per far sì che la versione inglese fosse efficace e convincente tanto quanto l’originale in italiano. Nell’ambito di questo progetto ho anche transcreato e , descritto accuratamente i numerosi servizi offerti dall’agenzia e le varie tipologie di traduzione tecnica, e creato contenuti di valore per il blog. Inoltre ho dovuto adattare per renderli più appropriati per un pubblico di lingua inglese.

Le agenzie di traduzioni operano in un mercato affollato e spesso usano un gergo per addetti ai lavori. Con la mia transcreation in inglese ho spiegato in quale modo e con quali competenze tecniche l’agenzia avrebbe potuto aiutare i clienti, ma non sono scesa in dettagli che sarebbero risultati superflui o incomprensibili per loro.

Considerando inoltre che la versione inglese del sito si rivolgeva prevalentemente a non madrelingua, ho voluto adottare un linguaggio chiaro e semplice. Il tono di voce era cordiale e amichevole, ma ho preferito evitare troppi phrasal verb ed espressioni idiomatiche che avrebbero potuto confondere chi non parla l’inglese come lingua madre.