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Fuschia Hutton

Il tuo sito non attira visitatori inglesi? Ecco i motivi e le soluzioni

Finalmente il sito della tua azienda è disponibile anche in versione inglese: molto bene! Ora puoi presentare i tuoi prodotti o servizi a un pubblico completamente nuovo, che include non solo i madrelingua, ma tutti coloro che hanno imparato l’inglese come lingua straniera.

Ma riesci a ottenere visite da utenti inglesi?

Sì? E anche conversioni?

Se il tuo sito non converte, allora questo post è per te. Fare marketing in lingua straniera non è cosa facile e forse hai sottovalutato alcuni aspetti cruciali.

Di seguito alcuni dei motivi per cui la versione inglese del tuo sito non ha lo stesso impatto di quella italiana e qualche soluzione pratica per migliorarne l’efficacia.

Hai usato Google Translate o un plug-in di traduzione automatica

Ammettiamolo: un plug-in che traduce automaticamente il tuo sito dall’italiano all’inglese è una vera manna per le

Ma sai qual è il problema? Il testo tradotto sembra scritto da un robot. Certo, la traduzione automatica diventa sempre più sofisticata e, per determinati tipi di testi, la macchina traduce bene (se non meglio) di un essere umano. Questo però non vale per le tue comunicazioni di marketing, che fanno leva sulle emozioni per arrivare al cuore dei consumatori con i tuoi prodotti o servizi. Che fine fanno i testi ben scritti e coinvolgenti della versione originale del tuo sito? Se tradotti in automatico dalle macchine, perdono completamente ogni appeal per il pubblico di destinazione.

E peggio ancora, se il tuo sito in inglese contiene degli errori, il pubblico di destinazione non si fiderà e preferirà rivolgersi ai tuoi concorrenti.

Ma c’è un altro aspetto di cui tenere conto. A Google non piacciono i testi duplicati, perché non sa a quale attribuire il posizionamento migliore. Se un sito contiene la traduzione dei testi italiani fatta con Google Translate, il motore di ricerca lo tratterà come contenuto duplicato.

Non hai pensato di rivolgerti un traduttore professionista

È fondamentale rivolgersi a un traduttore professionista invece di tradurre personalmente o far tradurre alla segretaria (se non addirittura al nipote adolescente che ha passato un mese a Londra!). I traduttori sono professionisti con anni di studio alle spalle, e proprio grazie alla loro preparazione sono in grado di trasformare un testo da una lingua all’altra rendendolo adatto a un pubblico completamente diverso.

Tra l’altro, se devi tradurre materiali di marketing, ti conviene affidarti a un traduttore specializzato in testi pubblicitari e promozionali.

Inoltre tieni presente che, per assicurarti un servizio di qualità, i traduttori professionisti lavorano esclusivamente verso la loro lingua madre (o dominante).

Il tuo sito è stato tradotto e non transcreato (o localizzato)

Non una traduzione fedele, ma una nuova versione del testo ispirata all’originale e concepita su misura per il pubblico di riferimento. Si tratta della transcreation, un potente strumento al servizio dell’advertising internazionale.

Rielaborare i testi in base alla mentalità del pubblico di destinazione può contribuire al successo del tuo business, perché i consumatori comprano solo dalle aziende con cui sono più in sintonia. E attenzione: inglesi e americani non sono uguali, anche se parlano la stessa lingua!

La localizzazione rappresenta un ulteriore passo avanti, perché prende in considerazione la struttura del sito, l’adeguatezza delle immagini usate e la lunghezza del testo all’interno dei pulsanti.

Hai tradotto le keyword senza fare un’adeguata ricerca

Le parole chiave che usi per ottimizzare ogni pagina inviano segnali a Google sul contenuto del sito. Se i testi sono stati scritti da un copywriter, immagino che siano stati ottimizzati con keyword scelte in base alla loro competitività e popolarità.

Purtroppo però non basta tradurre una parola chiave dall’italiano all’inglese, perché gli inglesi potrebbero benissimo utilizzare un termine diverso rispetto alla traduzione più scontata di quella parola. Oppure l’equivalente inglese potrebbe avere più concorrenza (e quindi risultare più difficile da posizionare) rispetto alla keyword italiana.

Condurre una ricerca sulle parole chiave in inglese contribuisce a individuare opportunità nascoste e a migliorare il posizionamento del tuo sito.

Hai puntato tutto sulla keyword density e non sul search intent

A proposito: con ogni probabilità, molte chiavi di ricerca in inglese hanno più concorrenza che in italiano. Infatti ci sono molte più pagine web in inglese che in italiano, e oggi molti esperti di SEO ritengono che la keyword density non sia importante per i siti in lingua inglese.

Anziché concentrarti sulla keyword density, cioè la frequenza con cui le parole chiave compaiono nel testo, devi ottimizzare quello che in gergo tecnico si chiama search intent, cioè il motivo reale per cui un utente effettua una ricerca. Per questo motivo è importante che i testi contengano i termini correlati al bisogno dell’utente. Per approfondire il concetto di search intent, ti consiglio questo blog post di Yoast (in lingua inglese).

Vuoi far conoscere il tuo marchio Made in Italy in tutto il mondo? Sono una traduttrice dall’italiano all’inglese specializzata in marketing e sarò felice di aiutarti a promuovere i tuoi servizi presso il pubblico di lingua inglese

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